Damiano Tommasi sulla ripresa del campionato: “Non ha senso tornare in campo per sperare e c’è il rischio che altre positività blocchino tutto”

Tre paletti, tre condizioni per poter pensare di riprendere a giocare: sono le regole che per Damiano Tommasi, il presidente dell’AIC, sono imprescindibili se si vuole sperare di portare a termine il campionato di Serie A. Per permettere ai giocatori di scendere nuovamente in campo è necessario “Che l’emergenza sia finita, e ce lo auguriamo tutti. Poi, se si torna a giocare deve essere per portare a termine la stagione anche oltre il 30 giugno, perché mancano ancora tante partite. Scegliere a tavolino promossi e retrocessi è complicato, parliamo di investimenti importanti come per il caso del Benevento“. E infine, continua Tommasi “Si deve poter viaggiare in sicurezza, perché non è solo questione di allenarsi ma di muovere 50 persone due volte a settimana in quella che oggi è zona rossa“.

Il presidente dell’AIC: “Inutile tornare in campo per sperare”

Facendo poi eco a quanto detto anche dal presidente Cellino, Damiano Tommasi ha poi posto l’attenzione su quello che è il problema maggiore, la salute degli atleti: “Innanzitutto deve esserci una prospettiva che oggi manca. Al momento le persone devono limitare gli spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per ‘sperare’. Anzi, c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione sull’idoneità sportiva: Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti“.

TAG:
home

ultimo aggiornamento: 02-04-2020


I tifosi del Torino e Casa Ugi a fianco della Protezione Civile

La Fimi attacca Cairo: “Non paga le fatture” / Il Video